lunedì 26 ottobre 2015

CIBO ATTINENTE L'ASCOLTO




Mi sembra uno degli snack più efficaci per ciò che riguarda l'ascoltabilità in quanto il nome è onomatopeico e se vengono scossi nella scatola, si sente il loro suono caratteristico che ci spinge subito a mangiarne uno.



FIABA



«Sono venuto a liberare la città dai topi. Io possiedo un potere magico …con la mia musica posso condurre con me oggetti, animali e uomini»

Fiaba dei fratelli Grimm

Questa favola rappresenta l'importanza della musica e il potere che si esercita sulle persone anche solo con l'ascolto.
Il link della favola intera.
PERSONAGGIO


In questa scena di Will Hunting si vede bene la figura di Robin Williams che in partenza è quella di uno psicologo ma che in realtà diventa di maggiore spessore. Penso che questo sia uno dei migliori esempi di ascoltabilità in un personaggio; infatti, oltre all'atto dell'ascolto,  si sussegue un'azione attiva del personaggio che si sente in dovere di aiutare il ragazzo (Matt Damon) ad aggiustare la sua vita.



PUBBLICITA'



La musica e l'ascoltabilità dove possono condurmi? Possono suscitare sentimenti? Aiutarmi?  

VEDERE E ASCOLTARE CON LA MENTE. ANTROPOLOGIA DELL'INDOVINO NELLA GRECIA ANTICA

        Carmine Pisano



Ed ecco che a loro parlò il divino Teoclimeno:
«Ah sciagurati, che rovina vi tocca? Di notte
sono avvolte le vostre teste, i volti e, sotto, le ginocchia,
il singhiozzo (
oimō) vi brucia, sono lacrimose le guance, di sangue sono spruzzati i muri e i begli architravi; d’ombre (eidólōn) è pieno il portico, pieno anche il cortile, che scendono all’Erebo, sotto la tenebra; il sole
del cielo s’è spento, funesta è scesa l’oscurità (
achlús13.


Teoclimeno risponde che andrà via da sé, senza bisogno di accompagnatori: «Ho gli occhi, gli orecchi e tutt’e due i piedi, e la mente (nóos) nel petto (en stéthessi) è ben salda, non pazza. Da me uscirò dalla porta, perché vedo (noéō) rovina che piomba su voi»14. A differenza di Tiresia, il cieco indovino tebano, Teoclimeno – per sua stessa ammissione – può contare su «occhi, orecchie e ambedue i piedi». Eppure Omero afferma che il mántis «percepisce» (noéō) la rovina che si sta per abbattere sui pretendenti. La visione o, meglio, la percezione di Teoclimeno si realizza attraverso quel nóos che l’indovino dichiara di avere ben saldo nel petto (en stéthessi). Dico più in generale «percezione» perché Teoclimeno non solo vede i muri imbrattati di sangue e le lacrime che bagnano il volto dei proci, ma ne ascolta anche gemiti (oimō) e risa prodotte con mascelle altrui, quasi fossero già scheletri che ridono digrignando i denti. Pur avendo occhi e orecchie, Teoclimeno vede e ascolta attraverso il nóos, proprio come Eleno, Tiresia e ogni altro indovino che si rispetti15. 
Link della favola completa

giovedì 22 ottobre 2015


FRANCOBOLLO



+

Stampato in Germania intorno al 1962

LUOGO 




Foresta estone dove sono stati montati dei megafoni per amplificare i suoni della foresta.
                                                           


   POESIA: LA PIOGGIA NEL PINETO







[...]Ascolta. Piove                            
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Eroine.[...]

Gabriele D'Annunzio
Link della poesia intera


mercoledì 14 ottobre 2015

                                           
                                              MOLTI CONCETTI PER UN'UNICA PAROLA




In questo post ho cercati di definire la parola di cui tratterò in futuro con alcuni termini che possono aiutarci a definirla in diversi ambiti.







Cosa vuol dire Ascoltabilità? Una o più definizioni 

ascoltàbile agg. [der. di ascoltare]. – Che si può ascoltare, che può essere ascoltato: non è musica bellissimatuttavia a.; discorsi non aper la loro sconcezza.





ascoltare v. tr. [lat. volg. *ascŭltare per il class. auscŭltare] (io ascólto, ecc.). – 

1. Udire con attenzione, stare a udire; può avere come compl. le parole, le cose che si dicono, oppure la persona che parla: aun discorsouna predicauna lezioneala messa, assistervi; stammi ad a.!tutti stavano ad ascoltarlo a bocca aperta, cioè con molto interesse, o con ammirazione, con stupore; ascoltarsiascoltare sé stesso, parlare compiacendosi del suono delle proprie parole. Anche assol.: preferisco ache parlareparla poco ma ascolta con attenzione; spesso, porgere attentamente l’orecchio a quanto altri dice, o a un rumore, un suono, e sim.: Attento si fermò com’uom ch’ascolta (Dante); frequente con quest’uso nella forma dell’imperativo: ascolta! ti debbo parlare seriamenteascoltate! cos’è questo baccano?ascoltami: ora noi torniamo subito a terra, tu sbarcherai e non ti staccherai più dalla riva (Dino Buzzati). 

2. Dare retta, seguire i consigli o gli ammonimenti dati: ascolta ciò che ti dico e ti troverai benein famigliaè poco ascoltato; fig., ala voce della coscienza; quindi anche obbedire: è un benedetto ragazzo che non vuole anessuno; o esaudire: la sua preghiera è stata ascoltata

3. In medicina, compiere l’esame fisico d’un malato con l’orecchio (più com. auscultare). ◆ Part. pres. ascoltante, anche come sost., non com.: con gran meraviglia degli, o delleascoltanti.

Ascoltiamo in tutte le lingue

inglese: listenability
francese: écoutabilité
svedese: lyssningsbarheten
giapponese: 聞きやすさ
cinese:可聽
russo: прослушиваемости
tedesco: Hörbarkeit
malese: mendegar